Si è simulato una ricerca tra i campi nelle zone di Cologne – Chiari -Coccaglio,di detriti che sono stati persi da un aeroplano cargo,esploso in volo.Perdendo cosi quota e materiale a partire da ospitaletto,fino a Palazzolo s/o dove si è schiantato al suolo.Si è voluto fare un’esercitazione del genere,perchè sempre più aerei sorvolano la nostra zona com detto dai giornali. ( vedi articoli )
Edizione: 08/11/2006 testata: Giornale di Brescia sezione:SEBINO E FRANCIACORTA
I SINDACI DEGLI OTTO COMUNI COINVOLTI NELLA PROVA
Tra le priorità la formazione dei volontari e la sensibilizzazione della gente
Il Centro polifunzionale d’emergenza della Protezione civile di Palazzolo
OVEST BRESCIANO – Due le priorità che si celano dietro la grande esercitazione di Protezione civile che coinvolge otto Comuni: formazione dei volontari (o meglio prove di collaudo del sistema di Protezione civile) e sensibilizzazione della gente. E sono gli stessi sindaci o loro delegati che ieri mattina, nella sala Sant’Agostino di palazzo Broletto, hanno evidenziato l’importanza di una simile iniziativa che varca i singoli confini comunali. Perché «occorre fare sistema, collaborare, crescere insieme, coordinarsi»… non a caso Palazzolo vanta il Centro polifunzionale d’emergenza di via Golgi scelto da Regione e Provincia come punto di riferimento interprovinciale.
Un fiore all’occhiello della Protezione civile «che è già un momento di grande impegno e solidarietà» come ha ribadito il sindaco palazzolese Silvano Moreschi. E di fiore all’occhiello si può parlare pure del «campo macerie» per addestramento delle unità cinofile allestito ad Ospitaletto dove in soli due anni – come ha ricordato il primo cittadino Giorgio Prandelli – la Procivil ha fatto passi da giganti. «Oggi – ha concluso Prandelli – il gruppo vanta sessanta volontari motivati e assai impegnati (stanno, tra l’altro, riqualificando e attrezzando un parco pubblico di 130mila metri quadrati)».
Oggi la Protezione civile è ormai indispensabile su più fronti, come per altro dimostrato ripetutamente in occasione di calamità naturali ed emergenze minori (ma non per questo da sottovalutare). Ma è altresì fondamentale l’entusiasmo dei volontari e la loro organizzazione, come hanno ribadito a gran voce sia il primo cittadino di Coccaglio, Luigi Lotta, sia il vice sindaco di Cazzago San Martino, Giancarlo Gatta.
Ma la Protezione civile «offre anche lustro e vivacità ai nostri territori» come ha sostenuto Fabiano Navoni dell’Amministrazione di Chiari, consapevole di come l’esercitazione rappresenti un momento importante e di confronto non solo per i volontari ma anche per le Amministrazioni comunali. E dello stesso parere è pure l’assessore Mario Piantoni di Cologne, in quel paese dove «il monte è stato più volte teatro di esercitazioni e reali operazioni di soccorso».
«Crescere, e sempre più come Protezione civile» è invece l’auspicio del sindaco di Pontoglio, Carlo Portaluri, mentre di «promozione sul territorio anche per avvicinare nuove leve» ha parlato il primo cittadino di Rovato, Andrea Cottinelli, che ha sottolineato come «ben funzioni quel mix Provincia, Comuni, volontari e territorio» sul fronte della programmazione e della gestione delle emergenze, «come per altro accaduto per la grandinata» che nel settembre 2005 colpì Rovato e gran parte della Franciacorta.
BRESCIAOGGI 18\11\2006
COLOGNE, disastro simulato
È tutto pronto per l’esercitazione di protezione civile in programma domani nell’area dell’Ovest bresciano. L’iniziativa coinvolge i territori di Cazzago, Chiari, Coccaglio, Ospitaletto, Palazzolo, Pontoglio e Rovato. A COLOGNE l’area interessata all’esercitazione è quella compresa tra via Francesca e via Chiari, nella zona del Quagliodromo. Nella simulazione dell’emergenza saranno coinvolti duecento volontari, sei unità cinofile, vigili del fuoco, carabinieri e 118. L’iniziativa, che nasce dalla constatazione del sempre crescente numero di velivoli che sorvolano la parte ovest della provincia, è organizzata con lo scopo di verificare la tempestività di intervento in aiuto delle popolazioni e di migliorare l’efficienza nell’impiego di uomini e mezzi in caso di disastri aerei.